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Come diventare un freelance all'estero?

Ultimo aggiornamento
Lunedì 2 maggio 2022

Dagli anni 2000, lo status di lavoratore autonomo, chiamato anche freelance, ha continuato a crescere in Europa. Ci sono molti motivi per diventare freelance, sia indipendente al 100% oppure combinato con un contratto a tempo determinato o indeterminato (per sopperire alla disoccupazione o per godere di una certa libertà e mobilità). Anche le professioni in questione si sono evolute e alcune sono molto ricercate (come gli informatici, i grafici o gli sviluppatori web freelance). La mobilità è un tema importante per i liberi professionisti e molti vogliono lavorare all’estero. A seconda del Paese in cui il freelance desidera lavorare, i regolamenti e gli statuti cambiano; perciò, è necessario essere ben informati. Ecco le informazioni principali che dovresti conoscere prima di cominciare.

 

Freelance: uno status in evoluzione

 

Con l’influenza degli Stati Uniti, dove questo stato occupazionale è molto diffuso, il modello freelance sta attualmente vivendo un vero e proprio boom in Europa, con la percentuale di lavoratori autonomi in costante aumento.

LAVORO AUTONOMO: CRESCITA A DUE CIFRE IN EUROPA

Lo status di freelance è in piena espansione e, secondo l’Istat (Istituto nazionale di statistica), nel 2017, i lavoratori indipendenti erano stimati in 5 milioni 363 mila, il 23,2% degli occupati, mentre in Europa ce ne sono quasi 33 milioni.

I lavoratori autonomi rappresentano, in media, il 14,3% degli occupati in Europa. Questa proporzione varia, ovviamente, da Paese a Paese. Per esempio, il lavoro autonomo è maggiormente diffuso nel Regno Unito e in Grecia. In Francia, questo stato occupazionale è in aumento, ma rimane significativamente al di sotto della media europea, con solo l’11,4% di lavoratori autonomi.

PERCHÉ IL LAVORO AUTONOMO ATTIRA COSÌ TANTO?

I lavoratori autonomi scelgono il proprio stato occupazionale per i vantaggi che non troverebbero con un contratto a tempo determinato o indeterminato, come la libertà di poter scegliere i propri incarichi e i propri clienti. Anche l’equilibrio tra vita privata e professionale è importante per i freelance, che cercano il benessere sul lavoro; ciò è possibile organizzando le proprie giornate come meglio credono. Infine, l’assenza di una gerarchia diretta è un fattore altrettanto attraente. Questa notevole flessibilità riflette un’esigenza di libertà ed emancipazione da parte di questi lavoratori.

 

Come posso lavorare all’estero come freelance?

 

Fare il libero professionista e trasferirsi in un nuovo Paese, per un’esperienza di lavoro o per la vita locale, è il sogno di sempre più lavoratori autonomi. Tuttavia, ottenere lo status di freelance all’estero non è sempre facile, a seconda del Paese (soprattutto per uno straniero). Ecco alcuni fattori legali e amministrativi che possono aiutarti nella tua decisione.

DIRITTI E RESPONSABILITÀ: POSSO LAVORARE DOVE VOGLIO?

Se vuoi diventare un freelance in Francia, Svizzera, Belgio, Spagna o Italia, puoi farlo attraverso l’area Schengen (ma dovrai rispettare le regole fiscali e amministrative locali). Per quanto riguarda il Regno Unito, dopo la Brexit, è preferibile passare attraverso una “società ombrello” per poter lavorare lì in modo indipendente.

Se sei un cittadino italiano e vivi all’estero, dovrai poi informarti sulla tassazione del Paese ospitante; quest’ultimo potrebbe aver concluso un trattato fiscale con l’Italia (vedi l’elenco dei Paesi sul sito www.finanze.gov.it/it/Fiscalita-dellUnione-europea-e-internazionale/convenzioni-e-accordi). In questo caso, sarai responsabile delle imposte sul reddito nel tuo Paese di residenza fiscale (dovrai poi assicurarti di seguire le norme del tuo Paese di espatrio).

Inoltre, se hai un’attività professionale in Francia e rimani lì per più di sei mesi (la cosiddetta regola dei 183 giorni), l’amministrazione francese riterrà la Francia come il tuo luogo di residenza principale (dovrai, quindi, pagare le tue tasse lì).

Dal punto di vista della fatturazione, dovrai intraprendere le misure necessarie per ottenere un numero di identificazione IVA intracomunitaria locale dalle autorità fiscali (se ne sei responsabile). Questo numero dovrà essere incluso nelle tue fatture.

Come puoi vedere, ci sono tante regole e procedure locali che dovrai assolutamente comprendere e padroneggiare, prima di impegnarti a rispettarle. Tuttavia, esistono delle soluzioni che ti permettono di essere efficacemente supportato e concentrarti esclusivamente sul tuo lavoro e gli incarichi ad esso correlati.

ESSERE UN FREELANCE IN EUROPA: QUALI SONO LE REGOLE PER I DIVERSI PAESI?

Svolgere incarichi da freelance in Francia, Spagna, Italia, Svizzera o Belgio sarà diverso a seconda del Paese interessato, ma i cittadini dell’area Schengen possono stabilirsi e lavorare liberamente in uno qualsiasi di questi Stati. Ogni Paese ha la propria legislazione, le proprie disposizioni fiscali e un sistema amministrativo specifico, per quanto riguarda lo status di libero professionista. Ecco alcuni esempi in Europa. Scopri come Hightekers può aiutarti a diventare un freelance nel Regno Unito (articolo in inglese).

Come si diventa freelance in Belgio?

In Belgio, bisogna rispettare alcuni criteri tipici (come essere maggiorenne e non sottoposto a controllo giudiziario). A seconda dei mestieri a cui si ambisce e della località, sarà necessario anche ottenere l’accesso alla professione. Una volta che tutti questi passi saranno stati convalidati, si potrà presentare la propria richiesta alla Banque-Carrefour des Entreprises (BCE).

Come si diventa freelance in Svizzera?

In Svizzera, la cassa di compensazione è responsabile di concedere lo status di lavoratore autonomo e, a seconda della professione per la quale ci si registra, le condizioni differiscono. A volte, è necessario dimostrare di avere una licenza per poter esercitare. I lavoratori autonomi transfrontalieri, così come gli stranieri che desiderano diventare liberi professionisti in Svizzera, dovranno seguire delle procedure supplementari. Per esempio, dovranno presentare una domanda al Cantonal Migration Office (Ufficio cantonale della migrazione).

Come si diventa freelance in Italia?

In Italia, i regimi fiscali sono numerosi e le formalità amministrative piuttosto complesse; di solito, è necessario essere accompagnati da un commercialista o da un notaio, che ti guidi attraverso l’iter delle procedure. La cosa più importante è redigere un Atto Costitutivo e uno Statuto, nonché visitare il Registro Imprese e l’ufficio delle imposte locale.

Come si diventa freelance in Spagna?

In Spagna, bisogna rivolgersi alla Hacienda (autorità di riscossione delle imposte) per avviare le procedure. Per fare ciò, è necessario essere un residente fiscale spagnolo. Questo significa che dovrai vivere in Spagna per più di 183 giorni all’anno e svolgere le tue attività lì, al fine di poter presentare la richiesta (e diventare, così, lavoratore autonomo). Dovrai inoltre disporre del NIE, il numero di identificazione essenziale per gli stranieri che desiderano lavorare in Spagna.

Come si diventa freelance nel Regno Unito?

In Inghilterra, il primo passo per diventare un libero professionista è quello di ottenere il NIN (National Insurance Number, o numero di previdenza sociale). Dopo averlo ottenuto, dovrai registrarti presso l’HMRC e dichiarare la tua attività di “lavoro autonomo”.

In seguito alla Brexit, ci sono state delle ripercussioni su molte operazioni che interessano i freelance: IVA, diritti d’autore (ad esempio, per le professioni nel campo della scrittura) o spostamenti tra Paesi. Devono essere tenute in considerazione anche alcune leggi del Regno Unito, come la IR35 (link to article IR35), che mira a combattere il lavoro dissimulato. Leggi il nostro articolo per saperne di più su questa legislazione e sulle ripercussioni che potrebbe avere su di te.

 

Diventare un libero professionista all’estero: come ottenere supporto?

 

Quest’abbondanza di procedure amministrative e di obblighi legali rischia di scoraggiare i liberi professionisti dall’andare a lavorare all’estero. Per alcuni Paesi, come l’Italia, si raccomanda addirittura di farsi accompagnare da un notaio, se si vuole costituire il proprio status da soli. In generale, la cosa più semplice e rassicurante è farsi assistere da aziende specializzate in questi settori, note come “società ombrello”, “servizi di gestione” o (in francese) “Portage”.

SOCIETÀ OMBRELLO E SOCIETÀ DI SERVIZI DI GESTIONE

Ottenere assistenza da una società di hosting aziendale per facilitare i tuoi sforzi di libero professionista è possibile e, inoltre, altamente raccomandato, quando lavori come freelance all’estero! Queste “società di gestione” esistono per aiutare i liberi professionisti a lavorare per i clienti all’estero, pur diventando dipendenti della società ombrello. Quest’ultima diventa, quindi, l’intermediario tra il cliente e il freelance, offrendo un contratto locale di tipo “a tempo indeterminato” (permettendo al lavoratore autonomo di vivere appieno la sua nuova vita, senza doversi preoccupare dell’amministrazione locale).

In questo modo, è la società ombrello ad occuparsi di gestire la parte amministrativa locale, la fatturazione al cliente così come il pagamento dello stipendio al freelance, permettendo a quest’ultimo di rimanere libero di lavorare quando e con chi desidera. Questo risulta ancora più apprezzabile durante un espatrio, quando gestire tutto da soli è tanto complesso quanto rischioso (soprattutto per quanto riguarda le questioni fiscali, dove un errore può capitare rapidamente).

È nell’interesse di un freelance che desideri lavorare all’estero scegliere una struttura di supporto europea, che offra una filiale locale nel Paese di destinazione, per facilitare le operazioni sul posto.

HIGHTEKERS TI SOSTIENE COME LIBERO PROFESSIONISTA IN EUROPA

Hightekers ti aiuta a diventare un libero professionista all’estero, grazie a un innovativo sistema di società ombrello, permettendoti la completa realizzazione professionale e personale per il tuo desiderio di espatrio. Grazie ad esperti locali che parlano la tua lingua (francese, inglese, italiano e spagnolo) e alla doppia competenza legale tra il tuo Paese e quello in cui desideri lavorare, beneficerai di un’assistenza personalizzata, senza timori. Inoltre, questa formula innovativa ti garantisce anche lo status di partner della società, offrendoti accesso a una rete internazionale di freelance nonché una provvigione annuale variabile in base ai risultati.

Hightekers ti offre un sostegno internazionale nei tuoi incarichi da libero professionista attraverso le sedi locali in Inghilterra, Belgio, Spagna, Italia e Svizzera

Se vuoi lavorare come libero professionista all’estero, non esitare a contattarci.

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